Per questo imminente Capodanno 2010, una delle proposte di festeggiamento più allettanti è sicuramente quella offerta dalla città di Siena. La festa comincia in Piazza del Campo, che sarà invasa dalle dirompenti voci femminili di due famosissime e attualissime cantanti, ovvero Irene Grandi e Giusy Ferreri, accompagnate dal divertente swing di Paolo Belli & Big Band. A fare da “spettacolo nello spettacolo” saranno le vie del centro senese, che per l’occasione verranno dotate di una speciale illuminazione, particolarmente suggestiva, così da creare magici giochi di luce e lasciare a bocca aperta i sempre numerosissimi spettatori.
Focalizzando l’attenzione sulla città, si scopre che si tratta di un capoluogo di provincia toscano di circa 54.500 abitanti, universalmente conosciuta per il suo patrimonio artistico e per l’unità stilistica del suo arredo urbano medievale. Lo stemma cittadino è detto “balzana” ed è costituito da uno scudo diviso in due porzioni orizzontali, di cui la superiore bianca e l’inferiore nera, con la Lupa che allatta Senio e Ascanio.
Siena fu fondata come colonia romana al tempo dell’Imperatore Augusto, anche se all’interno del centro storico vennero trovati siti d’epoca etrusca, che potrebbero anticipare la data di fondazione della città. Per tutta la durata dell’alto Medioevo, questa provincia toscana non assunse particolare importanza, mentre a partire dal X secolo, grazie alla sua posizione situata nel mezzo di importanti vie commerciali, divenne un importante centro medievale. Nel corso della storia, Siena, ghibellina per eccellenza, si scontrò spesso con i Guelfi fiorentini, inscenando battaglie epiche e cruente. Il massimo splendore senese si ebbe nel 1300, quando furono costruiti la maggior parte dei monumenti civili e fu inoltre tentata l’edificazione del nuovo Duomo. La tragica pestilenza del 1348 portò la città ad una forte crisi, conducendola anche alla perdita dell’indipendenza e all’annessione al Granducato di Toscana.
Oggi, i resti che testimoniano il fiorente passato senese non mancano di certo. La visita della città può cominciare da Piazza Duomo, dominata dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, che sorge su un preesistente edificio sacro. Nel corso dei secoli, numerosi furono i ritocchi apportati al Duomo, che oggi si presenta con una splendida facciata in marmi policromi e una ricca decorazione scultorea. Lo stile dell’edificio è romanico e gotico ed uno dei suoi tratti distintivi è rappresentato dal campanile romanico, a fasce bianche e nere. L’interno della struttura riprende il motivo esterno, con una ricca policromia di marmi, che creano notevoli giochi di luce. Il Duomo contiene inoltre 172 busti in stucco, rappresentanti i primi pontefici, una grande vetrata policroma absidale (opera del famoso Duccio di Buoninsegna), quattro sculture di Michelangelo e il San Giovanni Battista di Donatello. Come si può vedere, il solo Duomo è talmente ricco di cose da vedere, da richiedere un’intera giornata per essere visitato interamente. Ma siamo solo all’inizio, e le meraviglie senesi sono ancora moltissime. Il tour può proseguire con Piazza del Campo, che rappresenta idealmente il punto d’incontro dei tre colli su cui sorge la città, e costituisce uno degli esempi di architettura civile più suggestivi del mondo. Sulla Piazza si affacciano la Fonte Gaia e numerosi palazzi nobiliari. Il più imponente è Palazzo Pubblico, che oggi ospita il Museo Civico cittadino ed è sovrastato dalla Torre del Mangia.
La visita può proseguire con il più bel palazzo rinascimentale senese, ovvero Palazzo Piccolomini e delle Papesse, un immenso edificio fatto costruire a partire dal 1469 da Giacomo e Andrea Piccolomini Todeschini, nipoti di Papa Pio II. L’opera che segna invece il confine tra l’epoca medievale e quella rinascimentale senese è la Loggia della Mercanzia, un elegante loggiato decorato da preziose statue. Numerosi sono inoltre i musei e le gallerie d’arte, tra i quali spiccano il Museo dell’Opera Metropolitana del Duomo, la Pinacoteca Nazionale e il già citato Museo Civico del Palazzo Comunale. Molto importante è anche l’Università di Siena, che rappresenta uno dei più antichi atenei d’Italia e rende la città viva e popolata tutto il tempo dell’anno, grazie alla presenza di numerosi studenti.
Impossibile non segnalare poi la manifestazione più importante della città, ovvero la celeberrima corsa del Palio, che si tiene ogni anno nelle date del 2 luglio e del 16 agosto, nella centralissima Piazza del Campo. Come si può capire, Siena è una città fortemente legata alle tradizioni, tra le quali un posto di rilievo è riservato a quelle gastronomiche. Tra i prodotti tipici senesi spiccano le sopressate, i salami, la finocchiona e i capocolli (localmente detti pilze), così come i formaggi, tra i quali si distinguono il pecorino delle crete e il marzolino. Riguardo ai piatti tipici, le specialità si sprecano e vedono come re indiscussi la selvaggina e l’ottimo olio d’oliva locale, col quale è indispensabile condire le pietanze. La zuppa di lenticchie col fagiano, i crostini di rigaglie di pollo, di milza o di cacciagione, la ribollita e la pasta e fagioli, rappresentano solo un assaggio della squisita cucina locale. Ovviamente, una piazza d’onore è riservata alla produzione vinicola, che offre una varietà impressionante di vini pregiati, tra cui il famoso Chianti dei Colli Senesi.
Per una vacanza che soddisfi cultura, palato e divertimento, Siena è la città perfetta.
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Autore: Elena Parmiggiani
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