Visitata ogni anno da più di dieci milioni di persone, la cattedrale di Notre-Dame (“Nostra Signora”, si riferisce alla Madonna) rappresenta oggi uno degli emblemi di Parigi e della Francia tutta, imponendosi come tappa imprescindibile per chiunque visiti la capitale francese.
La costruzione della cattedrale vide il suo inizio nel 1163, preceduta da un tempio pagano dedicato a Giove, da una basilica cristiana e da una chiesa romanica. Leggenda dice che il vescovo Maurice de Sully abbia avuto una visione di una nuova cattedrale e ne abbia deciso la costruzione (in ogni caso, l’idea fu la sua). Opinioni contrastanti riguardano poi la posa della prima pietra: alcuni dicono sia stato papa Alessandro III, altri sostengono invece che il merito vada a Sully, mentre Victor Hugo, nel suo celebre romanzo, afferma che a compiere il gesto sia stato nientemeno che Carlo Magno.
Ma tralasciando i miti – che lasciano il tempo che trovano – andiamo a parlare dell’aspetto puramente estetico della cattedrale, cioè di quello che effettivamente vedremo quando andremo a visitarla: la chiesa è a pianta rettangolare e presenta al suo interno (pianta a croce latina) numerose cappelle laterali e radiali. La navata centrale è costituita da cinque doppie campate, al di sopra delle quali si trova il matroneo (una sorta di balcone).
Da segnalare, tra gli altri, tre dei caratteristici portali della cattedrale: il Portale di Sant’Anna, che si trova nella parte destra della facciata ed è dedicato alla madre della Vergine, con varie rappresentazioni che la raffigurano; il Portale della Vergine, interamente dedicato a Maria e situato sulla sinistra della facciata occidentale; infine il Portale del Giudizio Universale, su cui è raffigurato proprio quest’avvenimento mentre i mori resuscitano e vengono giudicati da Cristo.
Al di sopra del portali, poi, si trovano due gallerie, quella dei Re e quella delle chimere: nella prima sono presenti ventotto statue raffiguranti i re d’Israele e del Regno di Giuda; nella seconda sono rappresentate – come si evince dal nome – quelle creature leggendarie chiamate chimere, o gargouilles.
Inoltre, numerose opere – di artisti sei e settecenteschi – caratterizzano l’interno: a partire dal gruppo della Pietà di Nicolas Coustou fino ad arrivare alla Vergine di Parigi, scultura commissionata da mercanti locali, passando per il bellissimo altare e per i numerosi bassorilievi, senza dimenticare il maestoso organo da 8000 canne. L’utilizzo della cattedrale è oggi assegnato alla Chiesa Cattolica. Notre-Dame è davvero una delle condicio sine qua non per godere dell’eterna bellezza della capitale francese.
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Autore: Giovanni Biasi
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