Reykjavik è stata ironicamente definita “la capitale più calda d’Europa”. Stiamo parlando della città baluardo d’Islanda, famosa per la sua vita notturna, i pub, i locali e le discoteche sempre affollate, per l’energia che si respira per le sue strade, la voglia di festa e la vitalità. Ma Reykjavik non è solo questo. Eletta nel 2002 Capitale Europea della Cultura, questa città ha molto da offrire, in quel suo perfetto equilibrio tra antico e moderno. Le qualità di una società protesa a braccia aperte verso il futuro che però porta con sé la convivenza quasi ancestrale con una natura incantevole ed incontaminata che abbraccia la città senza invaderla.
In Islanda la natura è a dir poco incontrastata, il paesaggio è talmente selvaggio che da l’impressione che sia l’uomo a dover lottare per potersi creare un piccolo spazio vitale e vivibile. Gli scenari sono straordinari, carichi di un magnetismo e di un’atmosfera elettrizzante che difficilmente si può trovare altrove.
La più nordica delle capitali è un luogo indimenticabile, sia per il viaggiatore che abbia voglia di rilassarsi lontano dal mondo sia per quelli che devono ricaricare le batterie per tornare più carichi che mai. La capitale d’Islanda non solo è la città più grande dello stato, ma è anche centro focale delle attività commerciali e della vita politica del paese. Ricca di teatri, gallerie d’arte e musei, bar, ristoranti e centri commerciali ha qualcosa da offrire ad ogni singolo visitatore. Impedibili il Museo d’arte di Reykjavík, l’ Harbour House, il Museo di scultura Ásmundur Sveinsson ed il Museo folcloristico.
Autore: Elisa Brenna
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